Come fare il bagaglio a mano per un Volo lungo
Come fare il bagaglio a mano per un Volo lungo Hai scelto un paese lontano come meta delle tue prossime vacanze? NOMADE DIGITALE – CONTENT
Consigli pratici, errori da evitare e una panoramica reale sui guadagni.
In questa guida, troverai la mia storia: da semplice viaggiatrice, a content creator e nomade digitale di successo.
Ti sei mai chiesto chi è davvero un Content Creator? Cosa fa e quali sono le sue fonti di guadagno? Ma soprattutto: come diventare un Content Creator di successo?
Bene, l’attesa è finita.
In questa guida completa troverai ogni risposta; compresi consigli pratici basati sulla mia esperienza.
Oggi infatti ti guiderò attraverso i passaggi fondamentali per trasformare quella che potrebbe essere una semplice passione in una carriera concreta.
Ma prima, lascia che mi presenti.
Sono Francesca, conosciuta nel web come Wildflowermood. Dal 2015 vivo e lavoro da qualsiasi parte del mondo, e con la mia Wildcreatoracademy insegno a fare lo stesso.
Sei pronto a scoprire come puoi fare anche tu?
Allora continua a leggere, ti dirò tutto ciò che devi sapere per la monetizzazione del tuo talento.
Prima di immergerci nella guida, fermiamoci un attimo per chiarire cosa significhi effettivamente essere un content creator.
Il termine può sembrare molto generico, e spesso viene usato in modo indistinto, quindi vale la pena capire esattamente di cosa stiamo parlando.
Un digital content creator è molto più di un semplice “creatore di contenuti”.
Non è solo colui che scatta foto o registra video. È un artista, un narratore, un marketer e un imprenditore, tutto in uno.
Oltre a produrre materiale visivo, come immagini e filmati, un content creator si occupa di:
Le piattaforme sono diverse: da Instagram, dove immagini accattivanti e storie brevi dominano, a YouTube, luogo ideale per condividere video più lunghi e approfonditi; da TikTok, per contenuti brevi e coinvolgenti, a blog personali dove si possono condividere articoli dettagliati e riflessivi.
E come posso dirtelo? Beh, sono una digital nomad e content creator da anni, e ogni giorno è un mix tra creatività, operatività e business.
In Italia, la figura del content creator sta acquistando sempre più risonanza.
Da un paio d’anni a questa parte, le persone iniziano a capire che questo non è solo un “lavoro da influencer“, ma una professione vera e propria che richiede competenze, passione e impegno.
E la cosa migliore? Il panorama italiano è ricco di nicchie ancora inesplorate, che aspettano solo che tu le colmi con la tua originalità e il tuo talento.
Ma vediamo alcuni dei content creators più amati in Italia.
E, se me lo concedi, vorrei proprio iniziare facendo un esempio di me stessa, proprio perché amo insegnare ciò che faccio, sperando possa aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi.
Come ho fatto io appena avevo iniziato, anche tu potresti essere sorpreso dalla varietà e dalla complessità delle attività che questo ruolo comporta.
Prima di tutto, un content creator è un narratore, uno storyteller. Che tu scelga di esprimerti attraverso video, blog, podcast o foto, la tua missione principale è raccontare una storia: la tua, quella di un prodotto o magari quella di un luogo che hai visitato.
E, credimi, non c’è nulla di più emozionante che condividere storie con il mondo.
Oltre alla creatività, ci sono anche aspetti tecnici e strategici da considerare: pianificazione dei contenuti, SEO del sito, analisi delle metriche, gestione dei social media sono solo alcune delle competenze che dovrai acquisire.
E non dimentichiamo la community. Essere un content creator significa anche costruire e gestire una comunità di follower, persone che condividono le tue passioni e sono interessate a quello che fai.
Il tuo ruolo non è solo creare, ma anche ascoltare, rispondere e interagire con la tua audience.
In poche parole, essere un content creator è un viaggio che mescola creatività, abilità tecniche e, soprattutto, un forte senso di comunità.
E se sei come me, questo potrebbe essere il lavoro dei tuoi sogni.
Essere un content creator è diventato più di un semplice passatempo; è una professione, un modo di esprimersi e, per alcuni di noi, una forma di vita.
Vorrei proprio iniziare da qualche lezione fondamentale e preliminare che ho imparato nel mio percorso e che vorrei condividere con te.
Specializzarsi non significa limitarsi; al contrario, significa essere riconosciuti come esperti in un determinato campo.
Quando ho iniziato, sapevo già di essere affascinata dal mondo del viaggio e del marketing, nel quale sono laureata.
Per questo ho iniziato online proprio come Travel Blogger.
E quasi subito ho quindi deciso di focalizzarmi nella nicchia del nomadismo digitale, anche se era una nicchia ancora inesplorata in Italia: sono stata la prima!
Il mio consiglio? Trova quella nicchia che ti fa battere il cuore più forte, e inizia da lì.
Vero, puoi sempre scegliere meglio più tardi. Ma sappi che avere una specializzazione ti aiuterà a costruire un pubblico più fedele e focalizzato.
Non tutte le piattaforme social sono uguali, e ognuna ha le sue peculiarità. E davvero, non puoi essere presente ovunque!
Prima di scegliere, chiediti:
Entriamo nel dettaglio:
Fare quello che ami e essere pagato per farlo è il sogno, giusto? Ma come?
Dall ‘affiliate marketing ai post sponsorizzati, dalle collaborazioni alle vendite dirette di prodotti o corsi, le opzioni sono numerose.
Ad esempio, io ho creato la mia Wildcreatoracademy per insegnare ciò che faccio ogni giorno, e formare nuovi content creator. Ma è anche sicuramente uno dei modi che ho scelto, per guadagnare.
Oltre alle collaborazioni con diversi brand e affiliazioni.
Il mio consiglio è quello di creare diversi flussi di monetizzazione e, soprattutto, scegli quelli che risuonano con te e il tuo brand.
L’aggiornamento è il pane quotidiano di ogni professionista freelance.
Anche se pensi di sapere tutto, il mondo digitale è in continuo cambiamento.
Infatti, io ho sempre un paio di corsi in lista, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire.
Anche per questo periodicamente, con Wildcreatoracademy, la mia scuola online per diventare content creator, diamo la possibilità di partecipare a webinar di aggiornamento e approfondimento.
Conoscere la tua “concorrenza” ti può dare un quadro chiaro di dove ti trovi nel panorama generale.
Non si tratta di copiare, ma di apprendere, di osservare e di fare meglio di loro!
Vedi quali strategie funzionano per loro, quali non lo fanno, e come puoi adattarle o migliorarle per il tuo brand.
Credo che questa sia una delle cose che più ti stia frullando in testa, giusto?
Allora, parliamone apertamente: guadagnare come content creator è possibile, ma non è immediato e richiede una certa strategia.
Ecco alcune delle principali fonti di reddito che ho sperimentato e che potrebbero funzionare anche per te:
Una volta che hai costruito una buona base di follower, le aziende potrebbero iniziare a notarti. Io ricevo spesso proposte per sponsorizzazioni di prodotti o servizi che sono in linea con il mio brand. Ma attenzione: è fondamentale che qualsiasi sponsorizzazione sia un fit autentico con ciò in cui credi, altrimenti rischi di perdere la fiducia del tuo pubblico.
Questo è un modo in cui puoi guadagnare una commissione raccomandando prodotti o servizi. Per esempio, se menziono un prodotto che amo utilizzare nei miei viaggi, potrei inserire un link di affiliazione. Se qualcuno compra attraverso quel link, ricevo una piccola percentuale.
Se hai un talento o una competenza specifica, perché non trasformarla in un prodotto o un servizio da vendere? Io ho creato la mia scuola online, la Wildcreatoracademy, dove insegno tutto ciò che so su come diventare Content Creator.
Ma puoi anche vendere i tuoi servizi come professionista, consulenze, webinar, scrivere e vendere ebook e libri, e tanto tanto altro…
La risposta a questa domanda è tanto semplice quanto complessa: dipende.
Dipende dalla tua nicchia, dalla tua visibilità, dalla tua abilità nel monetizzare il tuo brand e anche dai tuoi followers.
I guadagni possono variare enormemente: c’è chi guadagna solo qualche euro a post e chi invece incassa cifre a cinque o sei zeri l’anno.
Ecco alcuni punti che ti aiuteranno a fare una stima:
Le tariffe possono variare molto in base a vari fattori come la dimensione del tuo pubblico, il tuo tasso di engagement e la nicchia in cui ti trovi.
Ad esempio, se hai un seguito piccolo ma molto ingaggiato in una nicchia di mercato specifica, potresti essere in grado di chiedere tariffe più alte per le sponsorizzazioni.
L’affiliate marketing può essere un’ottima fonte di reddito online, ma i guadagni sono altamente variabili e dipendono da quanto i tuoi followers fanno acquisti attraverso i tuoi link.
Se vendi corsi come faccio io con la Wildcreatoracademy, il tuo potenziale di guadagno può essere medio-alto, specialmente se offri corsi di alta qualità che risolvono problemi specifici al tuo pubblico particolarmente ingaggiato.
Un punto molto importante da considerare quando si parla di guadagni è la parte fiscale.
Se hai intenzione di fare della content creation la tua professione, dovrai aprire una Partita IVA.
Ho scritto un articolo dettagliato sul mio blog su come e perché aprire la Partita IVA da Content Creator, che ti suggerisco di leggere per non trovarti impreparato.
Ci sono dei dettagli, che fanno la differenza tra un content creator che stenta a decollare e uno che riesce a trasformare la sua passione in una carriera di successo.
Ecco alcuni dei miei consigli più preziosi che, ti assicuro, avrei voluto sapere all’inizio della mia carriera:
La gente segue persone, non prodotti. Mostrati per quello che sei, e sarai sorpreso di vedere quanto il tuo pubblico risponderà positivamente. Non c’è bisogno di creare una versione fittizia di te stesso; l’autenticità paga sempre a lungo termine.
Utilizza strumenti di pianificazione dei contenuti per avere una visione a lungo termine di ciò che vuoi pubblicare. Ma ricorda, la flessibilità è essenziale. Se qualcosa non funziona come previsto o se scopri una nuova tendenza, non aver paura di adattarti.
Non sottovalutare il potere delle analisi dei dati. Saper chi ti segue, da dove vengono, quali post piacciono di più, ti permetterà di affinare la tua strategia di contenuto.
Rispondi ai commenti, alle domande, e coinvolgi il tuo pubblico in modi creativi. Una community coinvolta è molto più probabile che interagisca con i tuoi contenuti, li condivida e, alla fine, si converta in una fonte di reddito per te.
Meglio meno contenuti ma di alta qualità, che un diluvio di post frettolosi. La qualità ti farà emergere nel mare infinito di contenuti online.
Se qualcosa non sta funzionando, prenditi un momento per capire perché. Analizza i tuoi successi e i tuoi fallimenti con occhi critici. Non aver paura di cambiare rotta se necessario.
Sia che tu sia su Instagram, Facebook o qualsiasi altra piattaforma, le storie sono un ottimo modo per mostrare il tuo lato più umano e coinvolgere il tuo pubblico in modo meno formale.
Costruisci relazioni con altri creator e brand. Non solo è un modo per crescere insieme, ma ti apre anche a nuove opportunità di collaborazione e partnership.
Forse pensi che siano sempre le aziende a dover fare il primo passo, ma questo non è affatto vero. Se c’è un brand con cui ti piacerebbe collaborare, perché non prendere tu l’iniziativa? Invia loro una mail ben strutturata, possibilmente personalizzata, in cui spieghi chi sei, perché sei un buon match per il loro brand e come pensi che una collaborazione potrebbe essere vantaggiosa per entrambi.
In tutto questo parlare di carriera, crescita e successo, è facile dimenticare un aspetto fondamentale: la tua salute mentale. Sì, essere un content creator può essere esaltante, ma è anche impegnativo e a volte stressante.
Affrontare la pressione dei like, delle visualizzazioni e degli impegni può diventare una fonte di ansia.
Ecco perché il mio decimo consiglio è questo: prenditi cura di te stesso. Stacca quando ne hai bisogno. Fai delle pause, esci a fare una passeggiata, medita, fai esercizio, qualsiasi cosa ti aiuti a rilassarti e a mantenere un equilibrio.
Ci sono alcuni strumenti essenziali che, se utilizzati correttamente, possono davvero fare la differenza nella tua carriera come content creator. Ecco alcuni dei miei preferiti:
Attrezzatura da nomade digitale:
La mia la trovi tutta QUI.
Editing Video con Adobe Premiere Pro e iMovie:
se stai pensando di diventare un content creator su YouTube o qualsiasi altra piattaforma che richiede video di alta qualità, allora un buon software di editing video è indispensabile. Adobe Premiere Pro è incredibilmente versatile, ma se sei alle prime armi, iMovie è un ottimo punto di partenza.
Grafica e Design con Canva:
dal momento che non tutti sono designer grafici di professione, Canva è diventato il mio go-to per tutto ciò che riguarda la grafica. Dai post di Instagram ai banner di YouTube, questo strumento fa tutto, ed è estremamente user-friendly.
Pianificazione dei Social Media con Meta Business suite:
Mantenere una presenza costante sui social media può essere estenuante. Ecco dove strumenti di pianificazione, come Meta Business Suite ti aiuteranno, permettendoti di programmare i tuoi post in anticipo. In modo da concentrarti su altre attività importanti.
SEO con Google Keyword Planner:
Essere trovati online organicamente è davvero importante nel mondo del content creation. Google Keyword Planner è uno strumento che mi ha aiutato a capire quali parole chiave dovrebbero essere targettizzate per migliorare la mia visibilità online.
Gestione del tempo e dei task con Asana o Trello:
Tra la produzione di contenuti, la pianificazione di viaggi e la gestione della Wildcreatoracademy, la mia vita può diventare piuttosto frenetica. Strumenti di Project Management come Asana, aiutano tutto il team di Wildflowermood a tenere traccia di tutto ciò che deve essere fatto.
Eccoci arrivati alla conclusione di questa guida super completa su come diventare content creator!
Navigare nel mondo dei content creators può sembrare una giungla intricata, ma con la giusta passione, dedizione e strumenti, chiunque può trovare la propria nicchia e brillare.
Che fare ora?
Per oggi è tutto.
Alla prossima guida.
Stay wild!
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